CREATO PER ZUCCHETTI

La sfida dell’Energy management si vince con le piattaforme digitali intelligenti.

I costi dell’energia sembrano viaggiare sulle “montagne russe” ma i prezzi di carburanti, elettricità e gas non torneranno in tempi ragionevoli ai livelli di prima della guerra, rivela un recentissimo report dell’Osservatorio sul mercato dell’energia, organo della Commissione Europea.
Al 7 marzo, il prezzo del petrolio era di 130 dollari al barile. Da parte sua, il prezzo del gas a marzo è schizzato a oltre 200 euro al Megawattora, per poi scendere agli attuali 94 €/MWh, in aumento comunque del 500% rispetto all’anno scorso.

Aumenti che si sono riversati sulle bollette di luce e gas e nei carburanti e che hanno generato l’inflazione galoppante che ha già fermato la crescita post-Covid.
La crisi ucraina ha messo in luce la fragilità del mercato energetico globale. L’impatto si farà sentire a lungo con aumenti dei prezzi e potenziali carenze nelle forniture. Quanto più durerà questo periodo di prezzo elevato dell’energia – avverte l’Osservatorio – tanto più profondo e a lungo termine avrà probabilmente un impatto sui cittadini e sulle economie dell’Ue”.